Il National Biodiversity Future Center (NBFC) ha recentemente pubblicato il report “Il restauro della biodiversità: esperienze e innovazioni della ricerca“, presentato il 18 marzo 2025 presso l’Orto Botanico dell’Università Sapienza di Roma. Questo documento fornisce una panoramica approfondita delle strategie, tecnologie e modelli replicabili per il restauro ecologico degli ecosistemi del mar Mediterraneo, con un focus particolare sulle NbS.
Le NbS proposte dal NBFC includono interventi su scala urbana, terrestre e marina: dai tetti verdi e le aree umide urbane, ai corridoi ecologici, al recupero di habitat costieri e sottomarini. Il report raccoglie un catalogo di NbS sviluppato sulla base di sperimentazioni scientifiche svolte sul territorio italiano, con l’obiettivo di fornire strumenti replicabili per la rigenerazione di ambienti degradati.
Con oltre 60 ecosistemi italiani in cattivo stato di salute, la Nature Restoration Law europea – approvata nel giugno 2023 – fissa un obiettivo ambizioso: restaurare almeno il 30% delle aree degradate entro il 2030 e il 100% entro il 2050. NBFC, primo centro nazionale sulla biodiversità finanziato dal PNRR – Next Generation EU, si propone come attore scientifico e tecnologico a supporto di questi obiettivi, affiancando enti, istituzioni e imprese con modelli d’intervento in cinque fasi: valutazione, pianificazione, implementazione, monitoraggio, gestione e manutenzione.
Tra i 10 progetti pilota illustrati nel report: il restauro post-incendio a Verruca da Montemagno (Toscana), il reinserimento dell’ostrica piatta nella laguna di Nora (Calabria), gli interventi sulla Posidonia oceanica e la riqualificazione ecologica in aree agricole dismesse nel milanese. Per le aree urbane, si segnalano progetti di praterie per impollinatori al Parco Nord di Milano e all’Orto Botanico di Torino. Inoltre, NBFC ha attivato collaborazioni con otto aree protette italiane, tra cui il Parco delle Madonie e l’Area Marina Protetta delle Cinque Terre.
Il report sottolinea anche il valore della partecipazione attiva della cittadinanza, essenziale per la sostenibilità degli interventi NbS: dal volontariato ambientale alla citizen science, fino a iniziative culturali e formative. NBFC coinvolge oltre 800 giovani ricercatori, promuove l’educazione alla biodiversità nelle scuole, e realizza mostre, libri, fumetti e spettacoli per divulgare la cultura della natura e la salute degli ecosistemi.
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